To honour the formidable donne and nonne of Italy on International Women's Day, the country is offering free admission into the country's national museums and cultural sites for all women on March 8.

In addition to free admission, the Ministry of Cultural Heritage is celebrating the "feminine world" by spotlighting more than 30 historical female figures in art and culture on Instagram, in a gallery of portraits and paintings curated by art historians. 

Women honoured are "saints, prostitutes, goddesses and commoners, intellectuals and artists, actresses and martyrs, writers and poets, mothers, Madonna and revolutionary." 

Participating museums include the world-famous Uffizi in Italy, while free sites include Pompeii.

Visitors are also encouraged to snap photos and share their favourite women in paintings, sculptures and the arts throughout museums using the hashtag #8marzoalmuseo on social media. 

Featured women in the Instagram gallery include Ofelia, the tragic, Shakespearean heroine, Madame de Stael, a French liberal intellectual who hosted literary salons and was an advocate of European romanticism, and Sappho, the Greek poet famous and symbol of female eroticism. 

Throughout the day, cultural heritage sites across the country will also hold special events and exhibitions focusing on the contributions of women in art and culture.  

 

#8marzoalmuseo . Ingresso gratuito per le donne in tutti i musei e luoghi della cultura statali. www.beniculturali.it/8marzo . LAURA . Laura Dianti - Nacque a Ferrara, forse nel quartiere di Ripagrande, al principio del sec. XVI. Di umili origini, era figlia di un berrettaro di nome Francesco. Il duca Alfonso I d'Este, dopo la morte della seconda moglie Lucrezia Borgia nel 1519, non volle risposarsi, ma -come scrisse L. A. Muratori - "mise gli occhi sopra una giovinetta, nata da povero e basso artefice, ma dotata di rare doti sia di animo che di corpo...". Era Laura, che doveva avere circa vent'anni quando iniziò la relazione con il duca, probabilmente dopo il settembre 1520, quando questi si era ormai ristabilito dopo una grave malattia ed era morto il cardinale Ippolito, che non avrebbe probabilmente approvato il legame. Laura andò presto ad abitare in un signorile palazzo con ampio giardino - la palazzina della Rosa, in via Spazzarusco (l'attuale palazzo Aventi in via Alberto Lollio) - che il duca Alfonso le fece appositamente costruire. La tradizione vuole che egli vi si recasse attraverso un passaggio sotterraneo della cui esistenza, peraltro, non si è trovata traccia. Visse circa tredici anni accanto al duca. Dalla relazione nacquero due figli, Alfonso, nel 1527, e Alfonsino, nel 1530. Nel testamento il duca si mostra assai generoso verso questi suoi due figli, cui appare legato da tenero affetto e che, nello stesso testamento redatto nell'agosto del 1533, egli si preoccupa di legittimare espressamente. MODENA. GALLERIA ESTENSE Anonimo, RITRATTO DI LAURA DIANTI, COPIA DA TIZIANO VECELLIO XVI-XVII secolo #museitaliani #arte #italia #museo #donna #donne #arteitaliana #archeologia #8marzo #festadelladonna #festa #igersitalia #italianart #instaart #women #personaggi #donnefamose #emiliaromagna #modena

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